19 maggio 2014

Roma come Parigi e New York? Il Destino della Tangenziale Est

Così come Parigi negli anni ’90 (la promenade plantée) e New York più recentemente (la high line) anche Roma prova a rispondere al degrado con il verde. Il progetto è ambizioso: una striscia verde di quasi 2 chilometri punteggiata di orti e giardini in una zona dove fino a poco tempo fa sfrecciavano auto rumorose ed inquinanti.

la tangenziale est di roma (foto il messaggero)

Lo studio Sartogo, sulla base del principio dell'Agenda 21 per le città sostenibili, ha elaborato un bel progetto che, oltre a valorizzare il tratto di tangenziale dismessa nel III municipio da Batteria Nomentana a via Lorenzo il Magnifico, punta ad un recupero dei valori di comunità rurale che in un epoca non troppo lontana caratterizzavano Roma e la sua campagna. 

Il verde quindi avrà un valore non soltanto ornamentale, di “arredo urbano”, ma sociale, di aggregazione e riappropriazione della città: sarà gestito infatti  da associazioni cittadine che saranno responsabili della sua manutenzione.


Una “spiga verde” come la definisce la progettista Nathalie Grenon, con giardini agronomici (dei nonni e nipoti e delle scuole), un giardino di meli del Lazio con 16 specie autoctone e dimenticate, un vigneto con vitigni tipici della regione, un auditorium per conferenze e presentazioni, una pista ciclabile con stazioni di bike sharing, campi sportivi e un mercato dove vendere i prodotti a km 0, il tutto reso autosufficiente attraverso cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, pannelli solari a copertura dell’auditorium e raccolta di rifiuti organici in situ per il compost.

Una perplessità: saranno buoni da mangiare frutti e ortaggi nati e cresciuti in mezzo allo smog?!



La sfida è terminare il progetto entro l’expo di Milano del 2015, che avrà come tema proprio quello dell’alimentazione e dell’agricoltura…il conto alla rovescia è cominciato!

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