la tangenziale est di roma (foto il messaggero) |
Lo studio Sartogo, sulla base del principio dell'Agenda 21 per le città sostenibili, ha elaborato un bel progetto che, oltre a valorizzare il tratto di tangenziale dismessa nel III municipio da Batteria Nomentana a via Lorenzo il Magnifico, punta ad un recupero dei valori di comunità rurale che in un epoca non troppo lontana caratterizzavano Roma e la sua campagna.
Il verde quindi avrà un valore non soltanto ornamentale, di “arredo urbano”, ma sociale, di aggregazione e riappropriazione della città: sarà gestito infatti da associazioni cittadine che saranno responsabili della sua manutenzione.
Una “spiga verde” come la definisce la
progettista Nathalie Grenon, con giardini agronomici (dei nonni e nipoti e
delle scuole), un giardino di meli del Lazio con 16 specie autoctone e dimenticate,
un vigneto con vitigni tipici della regione, un auditorium per conferenze e presentazioni,
una pista ciclabile con stazioni di bike sharing, campi sportivi e un mercato
dove vendere i prodotti a km 0, il tutto reso autosufficiente attraverso
cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, pannelli solari a copertura dell’auditorium
e raccolta di rifiuti organici in situ per il compost.
Una perplessità: saranno buoni da mangiare frutti e ortaggi nati e cresciuti in mezzo allo smog?!
Una perplessità: saranno buoni da mangiare frutti e ortaggi nati e cresciuti in mezzo allo smog?!
La sfida è terminare il progetto entro l’expo di Milano del 2015, che avrà come tema proprio quello dell’alimentazione e dell’agricoltura…il conto alla rovescia è cominciato!
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