I giardinieri a mio parere sono tutti un po' folli: passare ore
in giardino, affondare le mani nella terra, zappare, strappare le erbacce,
tenere un diario dove annotare le esigenze di ogni pianta ai più può apparire
come una forma di follia, soprattutto se questa fatica sarà ricompensata “solo” da
una ricca fioritura, dal profumo dei fiori o dalle foglioline che si
risvegliano in primavera!
Nel libro di Maury Dattilo la follia che dà il titolo al libro non l'ho sentita, come non ho avvertito l'amore per le piante, ne' quello dell'autore ne' dei suoi giardinieri: non voglio dire che non lo abbiano, certamente sono amanti del verde altrimenti non avrebbero creato i magnifici giardini che Dattilo cerca di descrivere, semplicemente non arriva al lettore questa passione e la famosa follia.
È un vero peccato, perché i giardini visitati dall'autore sono davvero straordinari, ognuno con la propria storia e personalità: ho avuto la fortuna di vederne alcuni (Ninfa, La Mortella, Boboli), ma sono sicura che tutti meritano una visita.
Complice della
non riuscita del libro, a mio parere, è un modo di scrivere ridondante e un
po’ pretenzioso, pieno di aggettivi e
descrizioni a tratti incomprensibili, senza capo né coda; forse Dattilo non ha avuto un redattore attento in grado di correggere i numerosi
refusi o di tagliare alcune frasi così piene di incisi da far perdere il filo
del discorso.
Sono riuscita ad arrivare alla fine del libro con non poca fatica e mi dispiace, perché l’idea di descrivere 15 giardini attraverso i loro autori-giardinieri mi piaceva molto. Trovo che il giardino sia lo specchio di chi lo cura e lo protegge con amore.
Sono riuscita ad arrivare alla fine del libro con non poca fatica e mi dispiace, perché l’idea di descrivere 15 giardini attraverso i loro autori-giardinieri mi piaceva molto. Trovo che il giardino sia lo specchio di chi lo cura e lo protegge con amore.
Forse non avrei dovuto leggerlo appena
dopo “Pollice verde” di Ippolito Pizzetti…
Sono troppo cattiva se dico che l’unica vera “follia” è
spendere ben 18 € per un libro così?
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